Quando trekking e pensiero della prova costume diventano un tutt’uno!

Primo weekend di Marzo: meteo che annuncia temperature primaverili e ti invita in maniera subdola ad uscire dal tuo torpore invernale! Il Maestro, dopo averci dato conferma di avere il weekend libero, inizia a scalpitare per decidere la meta per sfruttare al meglio la giornata.

Avete presente quando arrivate al venerdì con le spalle cariche da una settimana stressante, e vi ritrovate a combattere tra la voglia di riposarvi e il desiderio di sbattervi davanti agli occhi un panorama che vi faccia dimenticare che durante la settimana lavorate? Ecco io ero lì che guardavo la mia panza e calcolavo la fatica di farmi trascinare in Svizzera in qualche innevata avventura, quando dallo storico della chat trovo una vecchia proposta del Sommo, per un escursione sul Monte Cornizzolo.

Visto che sono un fiero sostenitore del fatto che la massa grassa sia anche un po’ materia grigia andata in giro per il corpo, inizio a punzecchiare la nostra Wonder Woman, tentandola con un percorso più dolce e tranquillo delle nevi svizzere e convincendola a farmi compagnia.

In poco più di 40 minuti raggiungiamo il Comune di Eupilio (CO), da cui parte una strada chiamata appunto via Cornizzolo. Parcheggiamo la macchina e ci incamminiamo alla volta della cima. Sarò sincero: il fatto che una grossa fetta del percorso sia asfaltato ha solleticato molto la mia voglia di un’escursione tranquilla e spensierata, anche se devo ammettere che ho un po’ sottovalutato la salita. Ok, ero a digiuno di sport da un paio di mesi, e non avevo fatto colazione, ma mi ci è voluta una mezz’oretta per abituarmi alla salita che, per quanto morbida, è costante.

Un paio di volte ci siamo dovuti fermare sul ciglio della strada, per far passare furgoncini che trasportavano masse di persone; ecco solo alcune delle domande che hanno balenato la mia mente:
– Chi siamo?
– Perchè esistiamo?
– Perchè loro sono seduti e io sto faticando?
– Cosa staranno facendo?
– Riuscirò ad aggrapparmici come fanno nei film?

Per puro caso, quando il mio corpo cedeva alla necessità di mangiarmi tutto quel che avevo nello zaino, ci siamo trovati davanti al punto di arrivo di queste navette! PARAPENDIO! Si, proprio parapendio! Questi birbanti si facevano scarrozzare in cima per poi farsi cullare dal vento e andare a zonzo per la montagna, alla faccia mia.

Insomma un panino, un frutto, due foto e una chiacchiera, e scopriamo che sono un’associazione di 300 persone che condividono questa passione. Di tutte le escursioni che ho fatto (si ok quelle 2 o 3), è stata la prima volta che mi sono imbattuto in questo tipo di attività, anche se effettivamente, ripensandoci, la montagna si presta a tanti altri sport…

Comunque, una volta esaurite le scorte ci siamo rimessi in marcia tirando dritto verso la croce. L’ultimo pezzo mi ha messo un po’ alla prova, sia nel fisico che nell’orgoglio, visto che Monica saliva con lo stesso sforzo di Heidi che saltella nei prati. Coi miei tempi sono comunque riuscito a conquistare la vetta e godermi il bel panorama, che spazia dai Corni di Canzo, al Monte Rai, al Lago del Segrino… ma nei giorni di sole e cielo limpido potrete scorgere addirittura le cime innevate della Valtellina e della Svizzera!

 

Mi rimane una sola curiosità: chissà come sarà vedere l’alba lassù?

Ricapitolando:

PARTENZA

Eupilio (CO)

LUNGHEZZA

13,26km

DURATA

3:23h

DIFFICOLTÀ

Gioco da ragazzi

DISLIVELLO

696m

1 Comment

  1. Alba in vetta, quasi... - Follow The White Dog

    2 Settembre 2019 at 14:24

    […] e un telo 5 metri per 3 che sogno di usare per dormire dopo lo sforzo della salita. Destinazione Cornizzolo, in poco più di mezz’ora di macchina arriviamo quindi a Eupilio […]

    Reply

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