Avete presente quando, tirando fuori dall’armadio un pantalone che non usate da diverso tempo, trovate nella tasca 20€ che avevate dimenticato anche di avere? In quei momenti vorresti dare una pacca sulla spalla al te stesso del passato e ringraziarlo per la piacevole sorpresa.
A me è capitata più o meno la stessa cosa, solo che volevo prendermi a ceffoni. Una mattina di qualche mese fa mi sono svegliato creativo, ed ho formulato la fantastica proposta del “ma perchè, quest’estate, non facciamo una bella escursione nel cuore della notte e andiamo a vedere l’alba in vetta?”.
Oggi tocca alla Val Codera! Senza traffico, da Milano, raggiungiamo Novate Mezzola in circa 1h e 30 min. Miracolosamente riusciamo a stare nei tempi previsti ed alle 9.30, scendiamo dalle auto salutati da un tiepido sole.
Giornata ideale per camminare, temperatura di circa 13 gradi e totale assenza di vento. Al termine dei 300 metri che separano il parcheggio dall’imbocco del sentiero, ci rendiamo conto che i primi 600 mt di dislivello sono lì davanti a noi.
Primo weekend di Marzo: meteo che annuncia temperature primaverili e ti invita in maniera subdola ad uscire dal tuo torpore invernale! Il Maestro, dopo averci dato conferma di avere il weekend libero, inizia a scalpitare per decidere la meta per sfruttare al meglio la giornata.
Avete presente quando arrivate al venerdì con le spalle cariche da una settimana stressante, e vi ritrovate a combattere tra la voglia di riposarvi e il desiderio di sbattervi davanti agli occhi un panorama che vi faccia dimenticare che durante la settimana lavorate? Ecco io ero lì che guardavo la mia panza e calcolavo la fatica di farmi trascinare in Svizzera in qualche innevata avventura, quando dallo storico della chat trovo una vecchia proposta del Sommo, per un escursione sul Monte Cornizzolo.
Ottobre: la tua mente ti dice che sei in autunno, le maniche corte che indossi invece ti invitano a riconsiderare la situazione. Nel weekend in cui l’unico hashtag che ti aspetti di vedere è DeejayTen, o se va bene DeejayFive, salta fuori Monica che propone di imbucarci alla Marcia dei Caratesi. Penso “…ma che cosa carina, un evento di nicchia brianzolo! Stavolta facciamo gli alternativi…” ALTERNATIVI. Si, certo, peccato che “Carate tra il verde e l’antico” abbia già fatto la bellezza di 38 primavere.
Si parte così, in un tranquillo Sabato di Agosto, per quella che doveva essere una camminata tranquilla alla scalata del monte San Primo. Dico tranquilla perché il livello di difficoltà indicato è “elementare“. Il sarcasmo che passa tra le righe invece è perché chi sta scrivendo è il panzone del gruppo e, il giorno dopo, grazie al dolore, sta scoprendo l’esistenza di muscoli di cui ignorava l’esistenza.
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