Avete una vaga idea di quante volte vi sia capitato, parlando con le vostre amiche (nel mio caso Sara e Rita, che chiamarle amiche pare non abbastanza), di dire “si dai, organizziamoci e facciamoci un weekend via, tra di noi” e poi passano anni e no, non ce l’avete fatta? Io si, tante, però quest’anno mi sono impuntata e abbiamo regalato, a una delle due, un soggiorno nel B&B Ca nel Bosco.
Weekend fissato e in un attimo eccoci qui, tutte belle sorridenti, in partenza per Cenate Sopra, in Val Cavallina. Il tempo di aprire il bagagliaio di Sara e già partono le comiche: io ho il mio zaino da viaggio figlio dell’ottimizzazione degli spazi, lei un trolley rosa shocking che Chiara Ferragni te spiccia casa.
Un’oretta e siamo già immerse tra i boschi (che io adoro!!) e intravediamo la facciata del B&B Ca nel Bosco, dove Tiziana è pronta ad accoglierci con la sua gentilezza e professionalità che mi danno la conferma che stavolta non l’ho imbroccata giusta, di più. Credetemi, avere a che fare con qualcuno che ama davvero il proprio lavoro e i paesaggi in cui vive fa la differenza: un sacco di preziosi spunti e idee su quel che possiamo fare, vedere e soprattutto dove mangiare.
Mi ci sono voluti ben nove anni prima di far ritorno in questo piccolo gioiellino bergamasco, lontano da tutto e da tutti; rileggere la dedica che avevo lasciato all’epoca mi ha fatto quasi emozionare. Lasciati i bagagli nella nostra stanza, ci dirigiamo verso il ristorante La Baracca per mangiarci un bel piatto di casonsei (per i non autoctoni casoncelli). Da lì a pochi km si trova poi il lago di Endine, dove si può fare una bella camminata lungo i suoi 14 km di perimetro. Noi abbiamo parcheggiato a Monasterolo del Castello, dove c’è per l’appunto un delizioso castello immerso nel parco.
Qui si attiva il momento dello sfiorato crimine: da esploratrici attente e scrupolose quali siamo, abbiamo avuto la capacità di perderci il cartello di divieto posto all’ingresso, e ci siamo bellamente introdotte nella struttura. A nostra discolpa vorrei segnalare che Sara sta cercando una location per le sue nozze… e si sà, na donna con la sindrome prematrimoniale non la fermi manco con un muro in cemento armato. A tal proposito vi informo che nel cortiletto interno, tutto in pietra, si respira un’atmosfera davvero speciale!
Per la cena ci siamo affidate alla sapienza di Tiziana, che ci ha indirizzato verso l’agriturismo Il Molino dei frati. Casolare tutto in pietra, ambiente intimo e rilassante, luci soffuse, personale che ti stracoccola, menù fisso pieno di cose buone a partire da soli 25 euro… io a questo punto sposto la residenza.
La mattina dopo, chiaramente non prima di aver fatto colazione con marmellata di fichi e torta di crema e mele della mamma di Tiziana, decidiamo che è arrivato il momento di fare del buon sano trekking, giusto per darci la possibilità di tornare a casa sulle nostre gambe e non rotolando. Appena fuori dal nostro B&B parte il “Sentiero Verde” che si snoda lungo il Monte Misma; con un’oretta circa di cammino si può raggiungere il santuario di Santa Maria di Misma (823 m). Le salite sono abbastanza dolci, c’è solo un tratto con delle rocce a gradoni, ma nulla di impegnativo. È un’escursione molto semplice, adatta a tutti. Arrivati al santuario, oltre al punto di ristoro in cui potersi rifocillare, partono gli altri sentieri che fanno parte della Riserva Naturale Valpredina–Misma. Visto che di lì a poco avremmo dovuto lasciare la nostra camera, decidiamo di rientrare.
Sulla strada per Milano, però, facciamo un’ultima tappa a Costa di Mezzate: paesino caratterizzato da un piccolo borgo medievale e da un castello che è possibile visitare la prima domenica di ogni mese. Insomma se avete voglia di cambiare aria senza macinare centinaia e centinaia di chilometri, se volete prendere una pausa dal caos della città e staccare la spina, questo è il posto per voi!
PARTENZA Cenate Sopra (BG) |
LUNGHEZZA 5,7km |
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DURATA 2:30h |
DIFFICOLTÀ Passeggiatina fuoriporta |
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DISLIVELLO 350m |
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